Lo sport supera la disabilità: atleti e studenti a confronto



Chi è il disabile?”, questo è il titolo dell’incontro che si è tenuto venerdì 25 febbraio presso il Comune di Vico Equense a cui hanno partecipato le classi 5 A accoglienza e 5 A enogastronomia dell'Istituto Alberghiero Francesco De Gennaro. L’evento è stato presentato dalla garante per la disabilità Emilia Terracciano, che ha esposto un progetto sulla tematica culturale dell’inclusione. Secondo una statistica, effettuata attraverso questionari somministrati alla popolazione della zona, è emerso un dato importante: il 70% sostiene che il disabile sia in grado di fare qualsiasi cosa. A conferma di ciò, la presenza del primatista Italiano nei 1500 metri, Claudio De Vivo, che durante l’incontro ha raccontato la sua esperienza.

“lo sport è un’aggregazione e può essere usato per includere persone con una disabilità, non escludendole dalla società”, queste le parole di De Vivo.“Se prima guadagnavo denaro – continua l’atleta - dopo l’incidente ho iniziato a guadagnare esperienza e fiducia nella vita capendone il significato ed il valore”.

 Nel 2008 De Vivo ha avuto un incidente sul lavoro. Un camion l'ha travolto e gli ha tranciato il piede. Ha subito svariati interventi con il tentativo di non amputare la gamba, ma l'anno successivo presso il centro protesi INAIL di Bologna, gli hanno comunicano che per abbandonare la sedia a rotelle era necessario amputare dal terzo medio della gamba.
Nel Centro Protesi ha conosciuto tanti atleti che erano lì per le loro protesi sportive. E così è nato il suo interesse. 
Il tecnico ha realizzato così per lui una protesi da corsa. Ha partecipato alle mie prime gare e nel 2017 ha realizzato il record italiano indoor sui 1500 metri. 
La finalità dell’incontro è stata quella di motivare i giovani a credere nei propri obiettivi, senza porsi dei limiti.

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